Mio padre guarda il mare con aria diversa La vista attenta ai movimenti di ogni canna da pesca Quando trema tra le sue dita è una festa Come se il senso della vita, a un tratto, venisse a galla con l'esca Ma non c'è mai, la verità è sommersa E non ne esce come ogni pesce dalla terra emersa L'acqua abbraccia i segreti di questa terra Strappandoli dalla testa, lasciando alla riva quello che resta Nel contempo la brezza fresca rinfresca la gente E lui su quel carro alato trainato da un cavallo trasparente Che i marinai sovente chiamano Ponente Si tuffa in mare, ora anche le voci dei gabbiani sono spente E giù in quel terrestre paradiso blu e verde Dove la corrente detta il valore di "mai" e "sempre" Solo la muta che sfiora il cuore sa come ci si sente E si pensa "come ci si perde?" Le anemoni rosse ondeggiano come tende E lui come tende l'arto sfiora cefali egemoni delle terre Finalmente libero dalla giacca, lentamente Dimentica i problemi del cliente e scende Facendo di quella pinna una piuma Lontano da superficie resa a strisce dalla schiuma La sua sensazione era in quel momento di fortuna Senza fine, ogni weekend atterrava sulla luna È un altro giorno in cui il sole ha fatto posto alla bruma C'è un freddo lieve tanto da rendere neve il sale Lui guarda tutto da quella pupilla bruna progettata dal destino Per riempirsi del blu del mare Ne osservava ancora e ancora, conosceva le specie Studiate masticando unghie e riscaldando sedie Distingueva il profilo del pesce prete Sognando una società che usasse conchiglie come monete E la sete di ossigeno strema il corpo che risale Così chi è alla parte opposta della visuale Vedrà figure umane spuntare dalle acque chiare Che crescono come piante nelle terre coltivate Sono i fiori del mareTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.