Instabili rapporti di grandezza Inesistenti Siamo solo briciole E coprimi di sogni e d'incoerenza Vite perse fallite Noi siamo solo formiche
La chiama, le dice: "Dai forza, scendi di corsa!" Col sorriso e la pazienza di chi aspetta una donna Messaggia come i matti, il dito massaggia i tasti Ma sa già che tardi vedrà aprirsi quella porta Lei, donna forte con il mondo nella borsa Occhi grandi, pelle bianca, chioma rossa Mai stanca, mai scossa, avvolta nella morsa Di un vestito di lino fino che quasi sembra concepito apposta Una tosta, di quelle che ti battono a scacchi Che se avvertono ego lo schiacciano coi tacchi E non cercano contanti o diamanti Cercano di amarti se quantizzi le ricchezze in istanti Distrarsi, è un pregio per pochi, non capito Ma se guardi quegli occhi è garantito Lei si morde le labbra, dapprima carne viva e saliva Ora sono carta velina, la copertina di un libro
Instabili rapporti di grandezza Inesistenti Siamo solo briciole E coprimi di sogni e d'incoerenza Vite perse fallite Noi siamo solo formiche
Sul frigo magneti, ricordi di viaggi Ma attenti, non si tratta di lenti pellegrinaggi Lei non inondava la pelle di raggi Aveva le sue idee, cioè orecchini in perle di saggi E il rumore dei lacci che rende tristi le mura Ma che rimangono sorde a causa della natura Col tatto vengono a contatto Con la cruda cruna che ha saputo creare quella creatura La luna illumina parte della scala e libera La sagoma slanciata che nel buio è minima Elimina ogni difetto, chi abita di rimpetto Non paga il biglietto per il cinema Lui indica l'orologio fermo sul sedile Mentre lei arrossisce pensando a quale scusa dire E partono ignorando le leggi fisiche Grazie alle quali partono ignorando le leggi fisiche
Instabili rapporti di grandezza Inesistenti Siamo solo briciole E coprimi di sogni e d'incoerenza Vite perse fallite Noi siamo solo formiche
Quell'auto è antiquata, lo vedi dai vetri Tipo che nei giorni freddi ti lascia sempre a piedi Ma quando saliva lei era un bolide per correre Percorre la città e accumula polvere sui freni E si muove di sera come una vedova nera Che con le strade ha ordito la sua migliore ragnatela E al centro loro, lì, tra vetrine così fornite Dentro la metropoli sembravano formicheTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.