[Strofa 1: Caparezza] Io non faccio spettacolo, io do spettacolo come Mio nonno ubriaco nel giorno della mia comunione Talmente fuori di melone Che ho parenti per niente contenti di portare il mio stesso cognome Lasciatemi la presunzione di sentirmi letame A volte duro, a volte liquame Macché voglia di fama, sono un morto di fame Macché posto a tavola, ho la ciotola come un cane Abbaio per un paio di piatti che mendico Potrei fare il collerico però me lo dimentico Mi sta accanto un autentico medico, mi dice: "Non ti rendi conto che diventi schizofrenico?" Zitto medico, mi costi caro, io valgo zero E non chiamarmi "artista", ma "cazzaro" È chiaro? Io sono cazzaro alla radice Sono felice nella fece, dovrei piangere ed invece
[Ritornello: Franzl Lang] [Jodel]
[Strofa 2: Caparezza] Sono malato, ma da un lato non do fiato a vittimismi Un Mirko, con tutti i crismi: Licia, kiss me Ambisco all'Oscar, ma quello degli aforismi Dovevo farmi la doccia, ma mi hanno dato un freesbee E puzzo da schifo, bevo a sbafo Scampato al mio destino come clandestino in uno scafo Occhi spalancati come un gufo Costruisco tufo su tufo un futuro che mi vede ufo Sicuro che mi stufo, lo giuro su ogni ciuffo Dovrei suonare la tromba per quante volte sbuffo Se mi tuffo in una mia idea, mi ritrovo in apnea In una marea di diarrea, lo trovo buffo Io sono vivo, ma non vivo perché respiro Mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo Quando sono nato non capivo Ed ora che continuo a non capire non mi resta che
[Ritornello: Franzl Lang] [Jodel]
[Strofa 3: Caparezza] Rido, ma piango di gusto Se vedo il bellimbusto palestrato e lampadato al punto giusto Io che tra le ciocche c'ho il fango di Woodstock, puzzo Accumulo per ore sudore che spruzzo Amo le donne che sanno di merluzzo Più che soubrette da paillettes e piume di struzzo Ruzzolo in un gruzzolo di gioia Anche se l'estate non la passo nello spasso della playa Sono la chiavica campione in carica Ma ho la calotta cranica che scotta come roccia lavica E nella gara di chi bara nella musica Sono in gioco con un due di picche nella manica L'unica certezza è che finisco male Muore Caparezza, tutti al funerale È paradossale, ma io non vengo, non ci tengo Mamma quanti dischi venderanno se mi spengo (Dottore, in sala operatoria)
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