Dov’è il senso dei miei gesti, delle mie parole, come posso fidarmi delle mie emozioni, guardo il cielo bianco e perdo entusiasmo per tutto quanto; i miei ricordi sono quel che ho, tutto, ma quanto valgono? Se basta che il sole si spenga per un attimo, per perderli per sempre, quanto importa se ho costruito o se, invece, ho demolito, quando sentirò le ali del nero angelo provocare un brivido sulla schiena come una carezza: perversa, molesta! Un corteo funebre sarà la mia ultima festa il mio ultimo momento di gloria ancora una volta pochi invitati e un forte senso di desolazione; il duro legno come giaciglio, la saldatura come ultima gabbia. Non mi attendono squilli di tromba, neanche una purificazione, solo vermi ingordi delle mie preoccupazioni. Come su l’orlo di un abisso, mi sento in bilico, sospeso, ma se il vuoto è già dentro me la mia mente non può che essere: perversa, molesta! Un corteo funebre sarà la mia ultima festa il mio ultimo momento di gloria ancora una volta pochi invitati e un forte senso di desolazione; il duro legno come giaciglio, la saldatura come ultima gabbia. Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa. |
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