Mi hanno chiamato pendolino né un treno, né n'aereo progettato fra gli zeri messi in fila dei miliardi da Roma capitale a Milano da bere ogni giorno mezza Italia a 300 silenzioso 30.000 tonnellate di babbioni sui sedili ogni giorno ogni notte sono troppe! non sopporto più i telefoni portatili il doppiopetto e la cravatta, i panegirici di industriali emergenti o di vaticanisti odio i rossetti, i sorrisi educati, odio i trucchi le sentenze dall'alto le questioni di fica o di vita mondana quanti salotti sui sedili tutte le mattine oscene scuregge al "cacharel" sulle foderine ho un sogno: incrociare le braccia ah, ah, che dico, le rotaie incrociate come freccia quando passo non ho tempo è l'orario ferroviario ragazzi e ragazze colorano le mura c'è musica al binario ho un sogno guardo e non mi fermo raggi di sole nella corsa ruggisco veloce, veloce senza mai fermarmi le rotaie lì ma io non posso scordarli.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.