A / Arpia / Contrasto della villanella
O gemma lezïosa, adorna villanella, che se' più vertudiosa che non se ne favella; per la vertute ch'ài per grazia del Segnore, aiutami, ché sai ch'i' son tuo servo, Amore! —Assai son gemme in terra ed in fiume ed in mare, ch'anno vertute in guerra, e fanno altru' alegrare; amico, io non son essa di quelle tre nessuna: altrove va' per essa e cerca altra persona. —Madonna, tropp'è grave la vostra risponsione: cad io non àggio nave né no son marangone, ch'io sappia andar cercando colà ove mi dite; per vui perisco amando, se no mi soccorrite. —Se perir ti dovessi per questo cercamento, non crederìa ch'avessi in te 'namoramento; ma stu credi morire inanzi ch'esca l'anno per te fo messe dire, come altre donne fanno. Per l'altar mi richiamo ch'adoran li Cristiani: però merzé vi chiamo poi sono in vostre mani; pregovi in cortesia che m'aitate, per Dio, perch'io la vita mia da voi conosca in fìo. —Sì sai chieder merzede con umiltà piagente, giovar de' ti la fede: sì ami coralmente! M'hai tanto predicata e sì saputo dire, ch'io mi sono accordata: dimmi che t'è in piacire ? —Madonna, a me non piace castella né monete: fatemi far la pace con quel che vi sapete. Questo adimando a vui e facciovi fenita: donna siete di lui, ed egli è la mia vita. Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa. |
|