Lei così tenera e pulita, la base della nostra vita. Lei che solleva dalle pene, lei che ci vuole tanto bene. E tra ogni cosa, in fondo in fondo, la più pacifica del mondo. E tra ogni cosa, in fondo in fondo, la più pacifica del mondo.
Il nome suo lo appiccichiamo al grande capo americano, e a tutti i grandi mascalzoni che costruiscono cannoni. Ma non è giusto, francamente, trattarla tanto indegnamente. Ma non è giusto, francamente, trattarla tanto indegnamente.
Povera merda disgraziata, sempre svilita e disprezzata quando schifati ne parliamo e il nome suo vituperiamo; mentre sappiamo che è innocente e non ha colpa mai di niente. Mentre sappiamo che è innocente e non ha colpa mai di niente.
Non la si deve maltrattare, non la si deve confrontare con quegli squallidi drappelli che usano elmetti e manganelli. E non si faccia mai la svista di dire ch’è capitalista. E non si faccia mai la svista di dire ch’è capitalista.
Sempre pazienti l’aspettiamo, ed ogni giorno la creiamo. Mite, umilissima, garbata, utile, onesta e riservata. Non la dovremmo tirar fuori per definir gli sfruttatori. Non la dovremmo tirar fuori per definir gli sfruttatori.
Se per un po’ rifletterete, onestamente converrete che perde presto consistenza, e ha una brevissima esistenza. Mentre chi ‟merda” vien chiamato muore soltanto se ammazzato. Mentre chi ‟merda” vien chiamato muore soltanto se ammazzato.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.