Intorno al 1730, Giovanni Meslier,1 parroco di un paese di Champagne,2 si lasciò morire di fame, esasperato dal fatto di non essere riuscito a ottenere giustizia in una lite contro un potente. Lasciò i suoi beni ai parrocchiani e scrisse, in tre esemplari, un testamento politico e religioso: il testamento del parroco Meslier.
Avete sul collo fardelli pesanti, di prìncipi, preti, tiranni e governanti, di nobili, monaci, monache e frati, di guardie di sali e tabacchi3, e magistrati. Avete sul collo i potenti e i guerrieri, gl’inetti, gl’inutili, i furbi e i gabellieri, i ricchi che rubano per ingrassare, lasciando che il popolo, intanto, resti a crepare.
Abbattete i ricchi, i condottieri e i prìncipi. Sono loro, non quelli degl’inferni, i diavoli.
Son vermi che lasciano al contadino soltanto la paglia del grano e la feccia del vino. Teorizzano pace, bontà e fratellanza, e poi legalizzano i troni e l’ineguaglianza. Ed hanno inventato il Dio dei potenti per addormentare e piegare i corpi e le menti. Ed hanno inventato i demòni e gl’inferni per fare tremare e tacere poveri e inermi.
Abbattete i ricchi, i condottieri e i prìncipi. Sono loro, non quelli degl’inferni, i diavoli.
Non sono i demòni dell’infera corte i vostri peggiori nemici dopo la morte, ma sono coloro che, alzando le dita, annientano e fanno marcire la vostra vita. E se vi unirete, potrete fermarli, usando budella di prete per impiccarli; così non sarete più schiavi di loro, ma infine padroni dei frutti del vostro lavoro.
Abbattete i ricchi, i condottieri e i prìncipi. Sono loro, non quelli degl’inferni, i diavoli.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.