SIFARE Non più, Regina, oh Dio! non più. Se vuoi Sifare ubbidiente a questo segno, Tenera tanto ah non mostrarti a lui. Delle sventure altrui, del tuo cordoglio L’empia cagione io fui, svelandoti il mio cor, Portando al soglio del caro genitore L’insana smania d’un’ ingiusto amore. Ah perchè sul mio labbro, o sommi Dei, Con fulmine improvviso Annientar non sapeste i detti miei! Innocente morrei...
ASPASIA Sifare, e dove impeto sconsigliato ti trasporta? Che di più vuoi da me? Ritorna, oh Dio! alla ragion, se pur non mi vuoi morta.
SIFARE Ah no; perdon, errai. Ti lascio in seno all’innocenza tua. Da te m’involo, perchè tu vuoi così, Perchè lo chiede la fede, il dover mio, La pace del tuo cor... Aspasia, addio.
[aria]
SIFARE Lungi da te, mio bene, se vuoi ch’io porti il piede, non rammentar le pene che provi, o cara, in te. Parto, mia bella, addio, che se con te più resto ogni dovere obblio, mi scordo ancor di me.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.