Alti papaveri e Piccola Tu, edere e piovere il pianto vien giù. La casetta che un pinco pallino un bel giorno incendiò. Già mi sentivo lontano da Te, e già qualcuno soffriva per me, cantava ma soffriva e Tu eri piccola così. E belle macchine e brutte vie, ci si svegliava e non c'era più qualcuno. Vivere, vivere arrivano i nostri ed ero piccolo così, e la Luna mentre arrossiva mi parlò di Te. Vivere, vivere, e come bruciava quella meglio gioventù. I giganti, poveri Cristi, firmamenti dolci e violenti, belli e tristi, quegli sceriffi, sotto il Sole di mezzogiorno. Che scottava gatte sul tetto e piaceva calda la vita, calda e dolce sopra l'amara terra che tremò. Alti i papaveri, e piccolo io Tu che studiavi il per come ed il perchè la tua bocca potesse intontire un bel giorno anche me. Già mi sentivo perduto, cioè ! s'era già perso qualcuno per Te, Tu piacevi a troppi e Tu piacevi troppo a me, su belle macchine e brutte vie, ci si svegliava e non c'era più qualcuno! Vivere, vivere, arrivano i nostri, sarò piccolo o mai più? e la Luna era vicina, ma non eri Tu. Vivere vivere, e come bruciava troppo acerbo il cuore , mio. Per le belle povere stelle, classi miste, miste d'orgoglio, e tremarelle e campanelle. Marmellate nelle cartelle e biglietti, fogli volanti era amore, mica uno scherzo, che ti squadra, dopo ti incarta, e ti porta via. Vivere vivere, la vita mia, piccole camere ed amarsi così, certi di essere al mondo, contenti d'amarsi cosìTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.