Al bar della stazione per un po' tutti la guardammo quella donna che aspettava messa come un manichino in vetrina, una valigia rossa l'accorciava da una parte dall'altra si aggrappava ad una bambola di cartone.
Si girava intorno cercando uno per farsi spiegare, da come la guardavo si era accorta che mi piaceva, allora mi lasciò un sorriso, credendo che l'avrei potuta aiutare pensai di tutto e per parlarle mi era venuta l'idea di un fiore.
E non mi resi bene conto neanche dove stavamo andando solo dopo un po' mi accorsi che la trovavo bella e quando per la via del mercato un venditore le gridò ch'era bella pensai sconfitto che io per primo glielo avrei voluto dire.
Un attimo più in là colto ancora di sorpresa da un gesto imprecisato che lei aveva condiviso, mi capitò di averla accanto e spiegandoci con gli occhi, andammo ancora un poco in là poi dolcemente scivolammo.
E man mano si sgualciva quel suo lungo vestito indiano, man mano come in certi film lentamente c'inseguivamo.
L'avevo a un passo più di una volta lei mi scappava via dalle mani, poi la raggiunsi, finalmente più di una volta scivolammo a terra... ...e di continuo le cercavo carezze dalle labbra con lenti movimenti del mio capo contro il suo.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.