CONTE (Il parlar di Carolina penetrato m'è nel seno. Ah, saper potessi almeno il segreto del suo cor! Per sì amabile ragazza io non so quel che farei: e salvarla ben vorrei dal domestico livor.) ELISETTA (Ritirato io lo credeva e lo trovo or qui vagante un sospetto stravagante mi fa nascere nel sen.) CONTE (A trovarla me ne andrei se credessi di far ben.) ELISETTA Signor Conte, serva a lei; che vuol dir che qui la trovo? CONTE Vuol dir questo, ch'io mi movo. ELISETTA Che stia solo non convien. CONTE Grazie, grazie, mia signora: vada pur, ch'io vado ancora. Tempo è già di riposar. ELISETTA Buona notte al signor Conte. CONTE Dorma bene. Madamina. [insieme] ELISETTA (Finché venga domattina in sospetto devo star.) CONTE (Questa furba sopraffina non vo' farla sospettar.)Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.