E quel tipo sognatore, un po' buffo, visionario, quel tipo così strano che veniva da lontano col suo segreto antico di maschere e di trucchi, di giochi e di risate, di sogni e di canzoni.
Arrivò un giorno caldo con il sole ad Occidente, in una casa dove ballava tanta gente. "Voi chi siete?", chiese, con garbo, dolcemente. Quelli, senza smettere, risposero così:
Noi siamo tanti, saltellanti, scintillanti come te, siamo tanti, qui davanti, sorprendenti come te.
E volò in alto in alto, sopra le nuvole di gente, sui venti di parole o di pensieri invadenti. Pochi soldi nelle tasche, tanti sogni sulla bocca, un cuore nella testa, una gioia sconfinata.
Arrivò ancora stanco e la luna era crescente in una casa dove rideva tanta gente
"Voi chi siete?", chiese adagio, dolcemente. Quelli, senza smettere, risposero così:
Noi siamo tanti, saltellanti, scintillanti come te, siamo tanti, qui davanti, sorprendenti come te.
E dopo aver viaggiato tanto, avanti, avanti ancora, alle feste di Venezia, da Bologna al Carnevale, andò aldilà del tempo, andò oltre il futuro, dove tutto è stato già ciò che qui non è ancora.
Arrivò senza paura oltre il sole scintillante in una casa dove rideva tanta gente.
"Voi chi siete?", chiese, con audacia, fermamente. Quelli, senza smettere, risposero così:
Noi siamo tanti, saltellanti, scintillanti come te, siamo tanti, qui davanti, sorprendenti come te.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.